Noi tre pronti a partire

Noi tre pronti a partire
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Las Vegas (lodge)

L’appuntamento è per le 9 a Corvara, Alta Badia; però sono quasi le nove e siamo ancora a casa, a Valle (con la V maiuscola, se fosse stata minuscola voleva dire un ritardo di almeno 3 ore :-D).

Tite sta ancora nuotando a stile libero in mezzo cumuli di abbigliamento tecnico che fuoriescono dai suoi armadi come onde oceaniche. Nel frattempo io cerco di ridurre nel mio zaino da trekking veloce (più veloce il trekking, più piccolo lo zaino, ovvio) tutto il necessario per la sopravvivenza di due giorni. E se per una vera donna la questione si conclude lasciando a casa la maggior parte delle cose che una signora normalmente ritiene indispensabili (a parte Tite che è un caso a sè), per una donna “presunta” come la sottoscritta, sempre in bilico tra l’essere riconosciuta o meno come donna, ma soprattutto preoccupata di non essere scambiata per un uomo (le due cose si assomigliano ma sono in realtà molto diverse), la questione è un po’ più complicata.

Alla fine ce la facciamo, e raggiungiamo Massimo all’appuntamento con circa 35 minuti di ritardo.
Dopo aver cambiato parcheggio e organizzato la partenza, ci mettiamo in marcia verso le dieci.

Giorno 1
Salita per Val Mezdì fino al Rif. Boè, poi ancora su fino a Capanna Fassa (3.200 slm, punto più alto della giornata).
A Capanna Fassa beviamo un tè e salutiamo alcuni amici incontrati per caso, nel pieno rispetto di quella regola, impossibile da scrivere, in base alla quale nei posti più remoti si incontra sempre qualcuno che si conosce.

Quando riprendiamo la marcia scopriamo di avere con noi un allenatore personale che ci terrà compagnia per il resto della giornata: tutte le volte che ci fermiamo per riprendere fiato o ricompattarci, le nuvole ci raggiungono e inizia a piovere (o a grandinare). Questo ci induce a rimetterci velocemente in marcia, e mentre zompetto tra un sasso e l’altro trovo il nome a questa situazione: siamo accompagnati dal nostro Personal Rainer.

Continuiamo la discesa fino a Forcella Pordoi, e poi giù verso il passo. Prima di arrivare al passo prendiamo, sulla sinistra, il sentiero che a mezza costa ci porta nuovamente verso nord-est fino al rifugio Kostner, a pochi metri dalla stazione a monte della seggiovia del Vallon, sopra il Boè. Al rifugio Kostner dobbiamo riparare all’interno perchè la pioggia batte forte. Ci concediamo una fetta di torta, alla faccia del nostro Personal che, ovviamente, ci aspetta fuori.

Dopo un po’ il peggio passa, e ci rimettiamo in marcia.
Discesa verso il passo di Campolongo lungo sentieri ancora molto tecnici e infine su piste da sci fangose e scivolose per la pioggia. Dal passo Campolongo risalita lungo il bellissimo sentiero ciclabile nel bosco che sale verso il Pralongià. Dal Pralongià gli ultimi km della giornata ci portano fino al Las Vegas Lodge in uno spettacolo di colori resi ancora più vividi dalla pioggia appena cessata. L’arcobaleno è così grande e luminoso da sembrare finto.

Il Las Vegas Lodge è un posto spettacolare, merita proprio una visita. La sera dopo cena Ulli, il titolare, viene al nostro tavolo e rimaniamo a chiaccherare e bere un sorso di grappa in piacevole compagnia. Verso mezzanotte la stanchezza ha il sopravvento e andiamo a letto.

Dati del giorno 1: km 30, 2.600mt D+, tempo 7:53 (comprese le pause)

Giorno 2
L’appuntamento è per le 8 e questa volta siamo in orario: fare i bagagli è una cosa veramente veloce 😀

Per le nove siamo pronti a partire. Ulli si unisce a noi: come ogni vero sportivo e amante della montagna, non resiste alla tentazione e ci accompagna per i primi 15km; ripassiamo per il Pralongià e poi prendiamo verso Est in direzione Passo Valparola. Al passo salutiamo Ulli, che fino a lì ha tenuto una buonissima andatura, e procediamo verso il Rifugio Lagazuoi (2.800 slm, punto più alto del giorno 2) per il sentiero Kaiserjager, una risalita spettacolare e per qualche punto quasi verticale (e quindi attrezzata).

Al Lagazuoi piccola pausa con (minimo) ristoro e quindi giù in direzione Rif. Scotoni lungo la pista da sci dell’Armentarola. Prima di arrivare allo Scotoni passiamo sopra al laghetto e saliamo alla Forcela Di Lech, quindi discesa lungo il Valun de Lagaciò fino alla Capanna Alpina, dove facciamo la seconda sosta della giornata.

Da Capanna Alpina riprendiamo di buon passo verso San Cassiano; abbiamo fatto parecchi km, ma poco dislivello, quindi decidiamo di rientrare a Corvara passando per il Piz La Villa, o meglio per La Brancia. Quindi poco dopo San Cassiano abbandoniamo il sentiero di fondo valle, risaliamo verso il Piz La Villa, passiamo davanti alla Brancia e quindi, lungo le piste da sci del Colalto, ritorniamo a Corvara.

Dati del giorno 2: km 35 (è una stima, le batterie del GPS hanno ceduto a metà del secondo giorno), 2.000mt D+ , tempo 8:20 (comprese le pause)

Tutte le foto dei due giorni sono qui