Verso i quattordici anni, non hai più alcun dubbio:
qualcosa non ha funzionato per il verso giusto, e per questo ti ritrovi a vivere una vita da piccolo uomo che cresce, mentre dentro di te la donna che già sei cerca di sopravvivere come può… Si, sopravvivere, perchè non capisci molto bene cosa sei, ma una cosa ormai l’hai capita proprio bene: sei strano, forse malato… c’è qualcosa di sbagliato in te, ed è qualcosa di terribile, qualcosa da nascondere e non raccontare a nessuno.
Imparai a sviluppare fotografie perchè mi vergognavo di portare i rullini dal fotografo e quando sviluppai questa mia prima foto, rimasi realmente stupita: per essere malata, non me la cavavo mica male! Però era un casino… mi piacevano le ragazze da morire, iniziavo ad avere le mie prime relazioni, i primi rapporti completi, e tutto funzionava a meraviglia… ci capivo sempre meno.
Furono gli anni peggiori, i più difficili: crescevo e diventavo un uomo forte e sano, ma nonostante questo non “guarivo”: continuavo a vestirmi da donna appena potevo, e ciò mi faceva sentire ogni volta incredibilmente bene e incredibilmente male… le corse in moto diventarono quasi una forma di esorcismo, una cosa da veri uomini per tenere lontana quella donna sconosciuta che mi viveva dentro.